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"The Lamp with the Green Shade," Between Fathers and Sons, Changed: Notes on the Use of Color in Pirandello's First Theatrical Production.

by Donatella Nisi

This study will focus on the color of props in Pirandello’s early theatrical works, and their role in the actions of the characters. While a green wool blanket on the stage evokes Nature as an escape route from reality, a green lamp shade, which appears in various Pirandello texts as well as in Pirandello's portrait painted by his son Fausto in 1933, begs an analysis of the relationship between fathers and sons, on and off stage.

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Considerazioni sulla "Flagellazione" di Santa Maria in Monticelli, attribuita ad Antonio Carracci

di Simone Andreoni

La “Flagellazione” conservata nella chiesa di Santa Maria in Monticelli è un assai problematico affresco attribuito ad Antonio Carracci.
Riportata dal Titi come parte di un ciclo più ampio avente per soggetto le storie della Passione, fu poi ricoperto per più di cento anni a causa del consistente restauro del 1715, voluto da Clemente XI e affidato a Matteo Sassi, fino al 1860 in occasione di un nuovo riattamento promosso da Pio IX e affidato a Francesco Azzurri. Essendo molto apprezzato per la qualità della sua esecuzione, fu presto posto su un telaio e promosso a pala d’altare della cappella Mandosi, nella quale pure venne rinvenuta.
La tendenza a una concezione lineare, che si evidenzia soprattutto nei carnefici, e la corrosione da umidità, endemico problema della chiesa, hanno indotto a riproporre dubitativamente la tradizionale attribuzione del Titi o ad affermarla di nuovo sulla base di somiglianze con gli affreschi dello stesso autore per la chiesa di San Bartolomeo all’Isola, il cui gusto compositivo rivela però una influenza reniana, assai manifesta nella pennellata così come nella composizione delle scene.
Se è vero che i due cantieri sono cronologicamente prossimi – come dimostrano alcune corrispondenze esecutive –, l’evidenza dell’intento pedagogico nella composizione dell’opera e della citazione della “Flagellazione” di Santa Prassede, attribuita a Giulio Romano o al Penni, nella posa delle gambe dei carnefici, così come l’evidente bilanciamento fatto di simmetrie e contrapposizioni fra le figure, che sembra rivelare una concezione decorativa della superficie pittorica, rendono fortemente plausibile che la committenza Mandosi sia di poco precedente, rappresentando una delle prime opere autonome di Antonio Carracci.

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